A tu per tu con Rebecca Seymour, Global Diversity and Inclusion Lead presso Stellantis
20 maggio 2022
La mobilità apre la mente e favorisce la comprensione tra persone con origini, esperienze e opinioni diverse. Come azienda tecnologica leader nel settore della mobilità sostenibile, Stellantis si impegna ogni giorno per offrire una libertà di movimento all’avanguardia, capace di rendere le società più aperte, sanare i contrasti e rafforzare i rapporti tra gli esseri umani.
Un impegno che parte da un ambiente inclusivo, in cui sono coinvolte persone di 170 nazionalità, distribuite in tutte le sei regioni in cui operiamo. Un luogo di lavoro in cui tutti possono ottenere grandi risultati, libero da pregiudizi, e che offre a tutti le stesse opportunità.
Rebecca Seymour, Global Diversity and Inclusion Lead presso Stellantis, spiega perché promuovere la diversità e l’inclusione (D&I) è così importante per l’Azienda.
Qual è la strategia di Stellantis per favorire l’inclusione e aumentare la diversità?
Siamo convinti che la diversità e l’inclusione siano elementi fondamentali per il successo di Stellantis. Come azienda globale con dipendenti di 170 nazionalità in 130 mercati, crediamo che le nostre differenze siano preziose per creare un ambiente di lavoro più coeso, in cui trovano spazio persone propositive, brillanti, dalla mentalità aperta e con idee innovative. Siamo convinti che ampliando il più possibile la rappresentanza all’interno dell’azienda avremo più possibilità di ottenere risultati migliori rispetto alla concorrenza. Certo, siamo consapevoli che temi come la diversità e l’inclusione possono essere trattati e percepiti in modi differenti a seconda di quali principi, paesi o contesti vengono presi in considerazione. Per questo, il primo passo della nostra Strategia Globale per la Diversità e l’Inclusione consiste nell’individuare punti in comune a livello globale, pur tenendo sempre in considerazione le specificità delle singole regioni. Questo è il primo dei nostri tre principi guida, insieme al rispetto dei valori umani, e al rispetto delle tradizioni, della cultura e del contesto locale. Questa strategia sta già migliorando la nostra capacità di promuovere cambiamenti strutturali, e sono sicura che nei prossimi dieci anni continueremo a fare progressi in questa direzione.
Come fa Stellantis a affrontare temi come la diversità e l’inclusione, raggiungendo i propri obiettivi nonostante le distanze geografiche e le differenze culturali?
Effettivamente questo è uno degli aspetti più complessi del nostro lavoro. Ormai viviamo in un mondo poli-culturale. La nostra azienda è presente in sei regioni, dall’Europa al Medio Oriente all’Asia Pacifico, dalla Cina all’America del Nord e del Sud. Ogni regione è caratterizzata da dinamiche e aspettative diverse. Per questo abbiamo nominato un responsabile D&I per ogni area, affidandogli il compito di sviluppare iniziative, contenuti e azioni a seconda dei vari paesi in cui operiamo. I responsabili regionali ci forniscono informazioni essenziali e feedback relativi alle iniziative organizzate a livello globale, sviluppando idee interessanti e approcci innovativi. Naturalmente questi team hanno prospettive e background diversi, ma sono accomunati dallo stesso desiderio di coinvolgere tutte le diverse personalità, esperienze ed idee. Sono convinta che questa energia comune, assieme al desiderio di confrontarsi con gli altri senza timori, produca una grande forza per l’Azienda.
Nel piano strategico “Dare Forward 2030”, Stellantis ha annunciato l’obiettivo di avere oltre il 35% delle posizioni manageriali ricoperto da donne entro la fine del decennio. Come possiamo riuscirci?
Puntiamo ad avere il 26% dei ruoli di leadership occupato da donne entro la fine del 2022, per salire al 30% entro il 2025 e ancora al 35% entro il 2030. É un obiettivo ambizioso, lo sappiamo, a cui tuttavia puntiamo con decisione. Nei miei oltre 13 anni di lavoro in Groupe PSA e ora in Stellantis, ho avuto molte opportunità di sviluppo personale, rivestendo ruoli diversi all’interno dell’Azienda, imparando dai tanti colleghi che mi hanno guidata e preparata per ricoprire questa posizione. Le cose sono cambiate rispetto ad allora e per accelerare e consolidare questo cambiamento, stiamo per lanciare un percorso di apprendimento globale focalizzato sui diversi ambiti della diversità: genere, nazionalità e generazione. Con questa iniziativa aiuteremo i nostri dipendenti a comprendere meglio il significato di questi ambiti, dimostrando come sia possibile dare risposte efficaci a situazioni reali. Possiamo poi contare su Women of Stellantis, un Business Resource Group incredibilmente unito e attivo, costituito da migliaia di persone che lavorano in tutto il mondo per migliorare la rappresentanza e la crescita professionale delle donne all’interno dell’Azienda.
L’innovazione tecnologica a supporto dell’elettrificazione, la connettività, la guida autonoma, stanno mettendo in discussione lo status quo. Come possiamo attrarre talenti da un bacino più ampio, che comprenda anche categorie sotto-rappresentate?
Come responsabile delle Risorse Umane, ho la fortuna di osservare il cambiamento epocale che sta rivoluzionando il nostro settore da una prospettiva privilegiata. Credo che la diversità e l’inclusione siano elementi essenziali in questo processo di cambiamento, e la nostra strategia di recruiting si fonda proprio su questi valori, espressi dal nostro intento: Grazie alla diversità che ci alimenta, guidiamo il modo in cui il mondo si muove. É il principio che guida i nostri dipendenti nelle decisioni che prendono ogni giorno e che gli permette di capire in quale direzione ci stiamo muovendo, non soltanto come azienda ma anche come comunità di persone. Credo che quando una persona sceglie di lavorare in Stellantis decide di farlo perché stiamo facendo qualcosa di importante, perché condividiamo gli stessi valori. Questo per noi è un aspetto fondamentale, perché vogliamo davvero essere una sorta di magnete capace di attrarre i talenti migliori e i profili più brillanti. E credo che siamo sulla buona strada. A partire dall’EV Day dello scorso luglio, abbiamo ricevuto 15.000 curricula di candidati con esperienza in aziende tecnologiche e già assunto 300 persone. Si tratta di un primo passo verso l’obiettivo di avere 4.500 dipendenti nella divisione Software nei prossimi due anni.
Da un punto di vista più personale, cosa ti ha sorpreso da quando hai assunto questo ruolo all’inizio dell’anno?
Non esistono scelte che vanno bene per tutti quando si parla di D&I. Questo è quello che ho capito subito. Come responsabile delle Risorse Umane, la diversità e l’inclusione sono aspetti che mi interessano da sempre, sia a livello professionale sia da un punto di vista personale. Nel momento in cui ho assunto il mio nuovo ruolo, ho capito immediatamente che per affrontare questi temi c’è bisogno di un approccio diverso a seconda del contesto. Per capire davvero cosa significano diversità e inclusione, è necessario che ognuno di noi si metta nei panni dell’altro. Ho passato molto tempo a confrontarmi con colleghe e colleghi provenienti da tutto il mondo per capire come le differenze vengono percepite nei propri paesi e all’interno di diverse minoranze, cercando anche di comprendere i meccanismi che causano la sotto-rappresentanza e perché promuovere la diversità e l’inclusione in Azienda è importante per ragioni morali ed economiche. Questo è quello che continua a sorprendermi, il fatto che nel mio ruolo ci sia sempre qualcosa di nuovo da imparare e scoprire. Ed è una cosa fantastica.